Servizio Tg di Alessio Fontanesi
REGGIO EMILIA – Sarajevo, nel 1984, era la città delle olimpiadi. Otto anni dopo, gli abitanti della capitale bosniaca si trovarono al centro di un conflitto etnico e territoriale.
Circondata dall’esercito serbo, Sarajevo dovette costruire un tunnel sotterraneo per portare in città alimenti ed equipaggiamenti per resistere agli attacchi. Ancora oggi i segni dei missili caduti sulle strade cittadine sono ben visibili, tanto che i crateri sono stati dipinti di rosso e chiamati “rose di Sarajevo”. Oggi, la capitale bosniaca desidera farsi promotrice dell’ingresso della nazione slava in Europa e, anche per questo, ha siglato un patto di gemellaggio con Reggio Emilia per rafforzare il proprio desiderio di dialogare con l’Unione.
Una troupe di Telereggio formata da Claudio Valeriani e da Giacomo Iotti ha seguito la delegazione reggiana che si è recata a Sarajevo per la firma solenne del patto, da cui nasceranno partnership importanti. Questa sera alle 21 vi mostreremo come sta rinascendo la città a quasi 30 anni dalla fine della guerra e quali minacce ancora gravano sulla capitale della Bosnia, che vorrebbe superare il proprio orizzonte e respirare l’aria dell’Europa.
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