REGGIO EMILIA – Domani mattina l’assemblea provinciale del Pd, composta da 280 delegati, proclamerà Massimo Gazza segretario provinciale. L’ex sindaco di Boretto ha conquistato la segreteria superando il primo cittadino di Rubiera Emanuele Cavallaro. Ieri sera Gazza è stato ospite del nostro settimanale Decoder.
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“Credo che il risultato di Emanuele Cavallaro sia un risultato che ci chiama a una gestione collaborativa e di unità praticata nei prossimi 4 anni”.
Il neo segretario provinciale del Pd Massimo Gazza sceglie il nostro settimanale Decoder per lanciare alcuni messaggi chiari. Il primo, forse il più importante, è il riconoscimento che il 45% di voti ottenuto da Emanuele Cavallaro richiama la necessità di una gestione unitaria del Pd. 44 anni, per 10 sindaco di Boretto, insegnante di materie letterarie allo Zanelli, Gazza dice di volere un Pd capace di ascoltare e dialogare. Tra le voci da ascoltare, ci mette quelle di coloro che hanno aderito allo sciopero generale. Uno sciopero, dice, che esprime un disagio del mondo del lavoro con cui bisogna fare i conti. Per Gazza la critica di Cgil e Uil alla rimodulazione dell’Irpef proposta dal Governo è fondata. “Io penso che tutte le volte che si toglie un euro a chi ha di meno e si dà un euro a chi ha di più è una ferita ai valori della sinistra”.
Come molti nel Pd, Gazza è stato fino a qualche anno fa un sostenitore di Matteo Renzi. Sulla parabola dell’ex presidente del Consiglio, il neo segretario provinciale del Pd dice di aver riflettuto molto, criticando in particolare la distanza dai temi sociali. Quella di Renzi, dice, è stata una stagione di divisioni. “Le divisioni credo che per noi del Pd siano l’errore più grave. Il centrosinistra ha bisogno di ritrovarsi in un percorso unitario”.
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