REGGIO EMILIA – La giunta Massari sta facendo un buon lavoro. Parola di Massimo Gazza, che a Decoder ha sgomberato il campo dalle voci che parlano di un Pd che si sentirebbe tagliato fuori dalle decisioni del sindaco. Niente affatto, assicura il segretario provinciale del Pd. “E’ un primo cittadino che focalizza le questioni problematiche, le studia, le affronta e cerca di trovare soluzioni anche a questioni molto complesse”.
A proposito delle divisioni nel Pd sul piano di riarmo europeo, Gazza dice che se fosse stato a Strasburgo si sarebbe astenuto, seguendo le indicazioni della segretaria Elly Schlein. Ma per la politica locale la notizia più importante degli ultimi giorni è arrivata dal fronte giudiziario. Martedì il Gup del tribunale di Bologna ha prosciolto gli ex sindaci di Brescello Giuseppe Vezzani e Marcello Coffrini dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Con quali sentimenti ha accolto questa sentenza il segretario del Pd, già primo cittadino di Boretto? “Sicuramente di felicità. Ho fatto il sindaco con Vezzani, di cui ho sempre apprezzato la correttezza, la competenza e l’umanità. Una persona perbene. Sia per Vezzani che per Coffrini giustizia è fatta. Penso che pochi credessero che fossero legati ad ambienti mafiosi”.
Alla domanda se il proscioglimento di Coffrini e Vezzani significhi che lo scioglimento del Comune di Brescello nel 2016 era ingiustificato, il segretario provinciale del Pd risponde così: “Io penso che le persone che facevano parte della commissione prefettizia abbiano fatto tutti i passaggi necessari dal punto di vista amministrativo. Da un punto di vista storico, invece, è difficile giustificare il commissariamento di un Comune quando poi i principali protagonisti amministrativi del periodo in esame – cioè i due sindaci chiamati in causa – sono stati assolti dalla giustizia”.
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