GATTATICO (Reggio Emilia) – Ormai è un “classico” nel panorama delle truffe: il raggiro dello specchietto, che è tornato a palesarsi a Gattatico, dove è stato denunciato un 40enne residente in provincia di Siracusa.
Il trucco è sempre lo stesso e viene architettato in una strada stretta o in un parcheggio. Individuata l’auto e la preda, il truffatore rincorre la vittima fino a fermarla accusandola di avergli rotto lo specchietto o ammaccato l’auto, forte del fatto di aver simulato poco prima un rumore con il lancio di un oggetto sulla fiancata dell’auto della vittima. È quanto accaduto ad una 56enne di Gattatico, che mentre percorreva una via del paese a bordo della propria auto è stata avvicinata da un’altra vettura nera il cui conducente le ha fatto notare che il suo specchietto era danneggiato, e che l’auto della vittima presentava un segno di colore nero lungo tutta la fiancata. Quindi, l’uomo, imputando alla vittima il falso danno, le ha proposto di accordarsi per vie brevi, così da evitare denunce: le ha spiegato che per l’acquisto di uno specchietto non originale, gli avrebbe dovuto consegnare 400 euro in contanti.
La vittima gli ha consegnato subito 150 euro in contanti e ha chiesto all’uomo di seguirla perché avrebbe dovuto effettuare un prelievo bancomat per arrivare alla somma pattuita. Durante il tragitto, la donna ha contattato la figlia che l’ha raggiunta, non prima però che la donna avesse prelevato e consegnato al truffatore altri 250 euro.
Giunta sul posto, la figlia della vittima appreso che la madre aveva consegnato i soldi allo sconosciuto, insisteva perchè fosse compilato il modulo Cid, e a quel punto il truffatore, con la scusa di dover effettuare una visita medica urgente, si è dileguato.
La donna ha deciso di raccontare i fatti ai carabinieri della stazione di Gattatico, che hanno raccolto la sua denuncia. Ad incastrare l’uomo sono state le telecamere del sistema di videosorveglianza che hanno consentito di individuare l’auto usata dal truffatore, mentre la stessa vittima ha riconosciuto il responsabile del raggiro.
I carabinieri consigliano, quando si viene accusati di aver toccato un’altra auto, di richiedere subito la compilazione del modello di constatazione amichevole dell’incidente. Se il truffatore chiede di pagargli il danno in contanti perchè va di fretta, bisogna opporsi e chiamare subito il 112.