REGGIO EMILIA – E’ passato quasi un anno da quel tragico 7 ottobre 2023, quando un attacco terroristico dei miliziani di Hamas colpì Israele con 1.200 morti e 240 sequestrati. E’ seguita una controffensiva su Gaza voluta dal governo israeliano guidato Netanyahu che sino a ora supera le 30mila vittime.
“Una tragedia che vede accomunati due popoli perché lì vivono 7 milioni di ebrei e 7 di palestinesi che non hanno altro posto dove andare. Negando all’altro il diritto alla presenza, praticano una forma di distruzione e autodistruzione che è feroce e contagiosa che rischia di estendersi e coinvolgerci”.
Il noto giornalista e scrittore Gad Lerner ha presentato ad Albinea il suo libro “Gaza. Odio e amore per Israele” edito da Feltrinelli, durante una serata organizzata da Anpi in collaborazione con Arci e con il patrocinio del Comune. “Non c’è posto nel mondo destinato a non avere pace, è il destino. L’alternativa è un immenso cimitero che non è concepibile nel 21° secolo”.
Gad Lerner, nato a Beirut da famiglia ebraica, non ha risparmiato riflessioni critiche nei confronti di Israele e ha parlato anche gli attacchi delle ultime ore in Libano, su cui si allunga l’ombra dei servizi segreti israeliani. “Critichiamo la rimozione della questione palestinese operata dalla classe dirigente israeliana non solo da Netanyahu. E’ un sentimento diffuso, Israele è lacerato e diviso al suo interno e si è aperto un nuovo fronte in Libano. L’illusione di risolverla sul piano militare si ripete orami da decenni e Israele è sempre meno sicura anziché più sicura”.
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