REGGIO EMILIA – Martedì 18 febbraio, nella sede di Unindustria, il primo confronto tra sindacati e impresa sul futuro dei 196 lavoratori di Inalca e Gescar. Le parti hanno trovato l’intesa sulla cassa integrazione ordinaria, estesa fino al 9 maggio, per tutti gli addetti. E’ una misura che consente di dare una risposta per l’immediato ma il confronto continuerà sul futuro produttivo a Reggio e sugli aiuti da mettere in campo per il personale che lavorerà in trasferta negli stabilimenti di Castelvetro, Piacenza e Pegognaga. Una misura che riguarda il 70% dei lavoratori, numero che sarà implementato nelle prossime settimane quando l’azienda attiverà le linee produttive in quegli stabilimenti.
Le parti hanno anche concordato che Inalca attiverà un fondo straordinario per i lavoratori che non potranno essere trasferiti e dovranno restare in cassa integrazione a zero ore per esigenze familiari a Reggio Emilia. Il confronto tra le parti proseguirà con un tavolo permanente per definire le misure di sostegno ai lavoratori in trasferta e valutare le azioni da mettere in campo per bonificare il sito di via Due Canali e gli investimenti necessari per continuare la produzione in città.
Rilancio del comparto produttivo per il mantenimento delle attività in città, chiesto anche oggi in un’interrogazione alla giunta regionale dalla consigliera reggiana del Pd, Anna Fornili.
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