REGGIO EMILIA – “Non scenda il silenzio su questa vicenda terrificante, una volta affievolitosi lo sdegno; se qualcosa si può trarre da tutto questo, sia la voglia di stringere un patto educativo”. Questo il messaggio emerso dall’omelia dei funerali di Willy Monteiro Duarte, massacrato una settimana fa a Colleferro. Per l’omicidio, quattro giovani sono in carcere. E a fare l’appello è stato il vescovo di Tivoli e Palestrina, il reggiano Mauro Parmeggiani. Lui ha celebrato le esequie. “Willy vittima di un atto barbaro: chiediamo a Dio anche la forza per saper un giorno perdonare chi ha compiuto l’irreparabile – ha detto – Vorrei che emergesse la sua fede, che ha illuminato e orientato quella vita bella che in questi giorni abbiamo conosciuto e che si esprimeva in un sorriso dolce e gioioso, nell’impegno serio sul lavoro, nella passione per lo sport ma senza fanatismi di sorta”.
Con il mondo dei ragazzi monsignor Parmeggiani è sempre stato in contatto. Originario della parrocchia di Sant’Anselmo, 59 anni, nella sua Reggio ha insegnato religione all’Iti Nobili ed è stato vice assistente diocesano dell’Azione Cattolica. Dalla metà degli anni ’90 è incardinato nella diocesi di Roma. Contattato da TgReggio, monsignor Parmeggiani dice di voler mantenere fede alla promessa di riservatezza fatta alla famiglia Monteiro e di non voler aggiungere altro rispetto alle parole dell’omelia. ‘Perché la morte ingiusta di Willy non cada nell’oblio – ha detto durante i funerali – impegniamoci tutti, istituzioni, forze dell’ordine, uomini e donne della politica, della scuola, dello sport; Chiesa, famiglie e media, a ‘comprometterci insieme’ al di là di ogni interesse personale e senza volgere lo sguardo altrove fingendo di non vedere, a riallacciare un patto educativo a trecentosessanta gradi’.
Reggio Emilia omicidio funerali Willy Monteiro Duarte Tivoli Palestrina Mauro Parmeggiani vescovo