REGGIO EMILIA – Nei cuori dei vigili del fuoco deve sempre ardere la fiamma del sacrificio. Lo dice la preghiera del corpo specializzato nei soccorsi in caso di incendio ma non solo. L’impegno, la dedizione e il coraggio erano la cifra di Jessica Lanzi, che era una vigilessa del fuoco, l’unica donna tra i 26 volontari in forza a Luzzara. Nella sede del distaccamento è stata accolto il feretro, arrivato da Reggio, dalla sede della Croce Verde dove sabato scorso era stata allestita la camera ardente e dove in tanti, fino a questa mattina alle 10, hanno fatto visita per esprimere vicinanza ai famigliari della ragazza, la mamma Sandra, il papà Roberto e il fratello Cristian.
Palpabile lo sconcerto per la tragica fatalità avvenuta nella mattina di mercoledì scorso, a Viano, lungo la fondovalle Tresinaro, teatro di un incidente stradale che è costato la vita alla 28enne. Anche a Luzzara tra i partecipanti alla funzione religiosa, officiata nella chiesa parrocchiale, erano ben visibili le divise dei vigili del fuoco e della Protezione Civile, corrispondenti alle due categorie di colleghi che piangono la scomparsa di Jessica Lanzi. “Che intervengono principalmente in soccorso con rischi e un forte impatto e incontrano spesso delle vittime – ha detto Elisabetta Sottili, sindaco di Luzzara – Forse non aveva paura, forse era più forte in lei il senso militare del bisogno. Era questa la cosa che l’ha spinta a scegliere queste due modalità”. La si vede sorridere nel ritratto che sullo sfondo ha la Pietra di Bismantova. A Onfiano di Carpineti la ragazza aveva le sue origini. Nel 2020 aveva deciso di andarci a vivere. Era però cresciuta nella Bassa, a Luzzara, dove i suoi genitori si erano trasferiti per lavoro. “Appena arrivata si è fin da subito dedicata agli altri – ha detto Giuseppe Ruggi, sindaco di Carpineti – Vogliamo ringraziarla per tutto quello che ha fatto per noi. La sua luce continuerà a brillare nei nostri cuori e nei nostri ricordi”.
Laureata in Scienze Forestali, lavorava per uno studio di Reggio specializzato in consulenze ambientali e sulla sicurezza. Ma la sua vita era il volontariato, Aveva fatto parte del gruppo di Protezione civile di Luzzara, diventandone presidente. A Carpineti, invece, dallo scorso gennaio, svolgeva il ruolo di coordinatrice del gruppo comunale di Protezione Civile, i cui volontari ora sentono di avere perso una colonna. Lo stesso vale per i vigili del fuoco luzzaresi, che giusto tre anni fa avevano visto Jessica terminare il corso abilitante per far parte dell’organico del 115. L’equivalente, per lei, di un sogno realizzato, uno tra i tanti di una serie di progetti spezzata da un destino infausto.
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