REGGIO EMILIA – “Ho ancora la pelle d’oca. Sono stati quattro anni meravigliosi”. L’esperienza che lascia il segno è cominciata con gli europei del 2022 e si è conclusa un mese fa, terminati quelli del 2025. In mezzo, nel ruolo di assistente allenatore, Federico Fucà, secondo di coach Prifits alla Una Hotels, ha affrontato un campionato del mondo e un torneo olimpico. Sulla panchina dell’Italbasket ora c’è Luca Banchi: “Emozioni incredibili con ricordi che mi porterò dentro tutta la vita. Faccio i migliori auguri a Banchi e al suo staff per la qualificazione ai Mondiali”.
Così, in collegamento col salotto di Reggio a Canestro, Fucà ha spiegato i cambiamenti visti coi suoi occhi nel panorama europeo delle nazionali. Francia, Serbia e Spagna non hanno chiuso un ciclo, ha detto, ma hanno devono fare i conti con realtà emergenti: “Il mondo è cambiato”.
Federico Fucà ha 48 anni. La sua carriera in panchina è cominciata nei panni di capo allenatore. Lo ha fatto per quattro anni in B1 e per tre in A2. Dal 2015 è allenatore in seconda, ruolo che al momento non pensa di cambiare: “Sono contento di questo ruolo, e cerco di farlo al meglio”.
Archiviata la partita di domenica contro Udine, vinta in modo sofferto dalla Una Hotels, il lavoro di Fucà consiste ora nell’aumentare il periodo positivo della squadra sul parquet. “Dobbiamo far crescere piano piano tutti i componenti della squadra, ci sarà bisogno di tutti”.
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