TRENTO – Un italiano residente in provincia di Reggio Emilia è stato arrestato, assieme a un complice nigeriano rintracciato a Brema, perchè ritenuto appartenere ad una banda di cyber criminali specializzati nell’hackeraggio di e-mail aziendali. Gli arresti fanno seguito all’operazione ‘Matrioska’ , conclusa nell’ottobre 2020 dalla Guardia di finanza di Trento, che aveva portato all’arresto di sette persone per frode informatica aggravata e riciclaggio transnazionale. Grazie ad elementi raccolti nel corso di numerose perquisizioni eseguite nelle città di Belluno, Bergamo, Bologna, Brescia, Lodi, Milano, Modena, Reggio Emilia, Udine e Verona, presso le sedi societarie e i domicili degli indagati, gli investigatori hanno identificato questi due nuovi presunti complici, che – secondo l’accusa – hanno partecipato, per il tramite di due società, una emiliana e l’altra veronese, al riciclaggio transnazionale dei 600.000 euro illecitamente sottratti alle società frodate. In particolare, i due arrestati avrebbero partecipato al riciclaggio della somma tramite numerosi bonifici verso i conti correnti di sei società “fantasma” (non realmente operative) con sede a Milano, Modena e Reggio Emilia. Il tutto – secondo l’accusa – accompagnato da false casuali per il pagamento di fatture inerenti cessioni di beni. Il denaro, finito all’estero, è infine, rientrato in Italia attraverso bonifici disposti dai medesimi conti correnti stranieri verso i conti nazionali di due società “fantasma” modenesi e di due prestanome (un italiano e un cingalese), per poi essere ritirato in contanti.
Frodi informatiche e riciclaggio, arrestato un reggiano
3 marzo 2021
I finanzieri reggiani al lavoro
Farebbe parte di una banda di cyber criminali. Nel mirino degli inquirenti anche due società fantasma modenesi i cui conti correnti venivano usati per movimentare denaro
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