REGGIO EMILIA – Quattro immobili, tra cui una casa da 11 vani e un suv, un Audi Q7. Sono i beni finiti nelle mani delle fiamme gialle, sequestrati a Corrado Mussini, il manager 52enne, nato a Milano ma domiciliato a Reggio, condannato a 6 anni, in primo grado lo scorso luglio, in un processo su una complessa vicenda di reati tributari. Tutto sarebbe ruotato intorno alla società di telefonia Area Spa (oggi Area Srl in amministrazione giudiziaria) con sede in via Degani a Reggio.
Sempre nelle scorse ore, sotto sequestro, sono finiti un conto corrente e un’altra auto. Appartengono a Pasquale Pisapia, condannato nello stesso processo di primo grado a 3 anni e 4 mesi. I sigilli sono stati posti in provincia di Salerno, a Cava dei Tirreni, dove l’uomo risiede. Sia Mussini che Pisapia devono rispettare l’obbligo dei domiciliari.
I provvedimenti di queste ultime ore sono legati a una frode milionaria, portata alla luce un anno fa dalle fiamme gialle di Como e Latina, con indagini gestite anche dagli uffici di Milano e Roma della Procura Europea. Questo perché la fattispecie della presunta frode è quella cosiddetta ‘carosello’, che coinvolge diversi paesi, tredici nel caso specifico (si va dalla Svizzera all’Estonia, passando da Cipro, Germania e Lussemburgo).
In questi paesi avrebbero sede le società coinvolte nell’attività illecita che consisteva, secondo quanto ricostruito, nella vendita di auricolari Apple AirPods da una ditta all’altra, senza mai raggiungere i consumatori finali. Il tutto per sfruttare crediti di imposta. E’ emerso come la merce, in pratica, restasse ferma nei vari depositi logistici.
Il via ai sequestri preventivi eseguiti è stato dato dal Tribunale di Latina su richiesta del procuratore europeo che ha fissato a 29,3 milioni di euro il valore complessivo dei beni sequestrabili ai due indagati.
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