BOLOGNA – “Ho visto mio zio che prendeva per il collo mia sorella, era tra la seconda e la terza serra”. Lo ha ribadito il fratello di Saman, Alì Haider (ora 20enne), testimoniando in appello sugli ultimi attimi di vita della sorella, il 30 aprile 2021, quando lei uscì dalla casa di Novellara, accompagnata inizialmente dai genitori e lui dalla casa assistette. C’era qualcun altro? “C’erano i cugini, Noman e Ikram. Ho visto solo la faccia”, ha risposto, confermando in sostanza le dichiarazioni fatte in primo grado.
“Se glieli faccio vedere li può indicare?”, ha domandato il giudice Pasquale Stigliano. “Non me la sento”, ha detto il giovane testimone. In aula sono presenti sia Ikram Ijaz che Nomanhulaq Nomanhulaq, assolti in primo grado. E poi cosa successe? “L’ha portata dietro le serre, mio zio”.
E poi? “Mio padre mi disse di stare davanti alla porta, per via delle telecamere”. Dopo aver visto lo zio prendere per il collo la sorella, non chiese ai genitori cosa stava succedendo? Non ne parlò con lo zio in seguito? “Ho sempre avuto paura”, ha detto il testimone rispondendo a domande di giudice e procura generale. Il ragazzo ha raccontato anche che il padre, rientrò in casa portando lo zaino di Saman, “poi lo mise al secondo piano”.
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