REGGIO EMILIA – “Europe matters: visioni di un’identità inquieta”, questo il titolo della 18ª edizione di Fotografia Europea che sviscererà le singolarità del Vecchio Continente, sempre meno centrale nell’era della globalizzazione e sempre più diversificato al suo interno. Infatti, le 21 mostre esposte attraverseranno i grandi temi della contemporaneità. Ad esempio, le diversità etniche-culturali, l’ecologia o le guerre in Bosnia e in Ucraina.
È il caso di Yelena Yemechuk che con gli scatti del suo lavoro “Odesa” ritrae i ragazzi dell’accademia militare cittadina. La fotografa ucraina, cresciuta a Kiev, ha iniziato il suo lavoro a Odessa nel 2015, un anno dopo l’annessione russa della Crimea. Così, dalle storie dei giovani combattenti, il lavoro ha poi ampliato i propri orizzonti per immortalare il contesto in cui queste vite si dipanavano.
Il progetto, terminato nel 2019, è un’ode visiva alla città di Odessa. Un viaggio tra i luoghi e i volti dell’Europa che, nella sua totalità, si trasforma.