REGGIO EMILIA – Fotografia Europea diventa maggiorenne. A Palazzo da Mosto è stata presentata la diciottesima edizione del Festival che animerà Reggio Emilia dal 28 aprile all’11 giugno. Una presentazione che ha raccontato un palinsesto ricchissimo di scatti di un’identità europea in costante evoluzione e ampliamento. Tante le domande che quest’edizione vuole porre, come spiega uno dei tre direttori artistici, Walter Guadagnini: “Le domande che uno si pone semplicemente se fa un viaggio nei paesi europei e vede quanto sono diverse le situazioni. E’ quello che hanno fatto i fotografi che abbiamo scelto e questo sarà il filo conduttore di questa edizione
Non a caso il titolo scelto per le 21 mostre dell’edizione è “Europe matters: visioni di un’identità inquieta” che sviscererà i grandi temi della contemporaneità. Ad esempio, le diversità etniche-culturali, l’ecologia o le guerre in Bosnia e in Ucraina. E’ il caso di Yelena Yemechuk che con gli scatti del suo lavoro “Odesa” immortala i ragazzi dell’Accademia militare cittadina. Immancabili il Circuito Off, cioè la sezione libera riservata ai fotografi professionisti, il progetto Giovane fotografia italiana dedicato ai nuovi talenti e Fotofonia, il Festival di musica elettronica organizzato da Max Casacci, fondatore dei Subsonica. Oltre alle 4 giornate inaugurali, e non più 3, un allungamento anche delle aperture settimanali con visite possibili il mercoledì e il giovedì oltre ai consueti venerdì, sabato e domenica. I biglietti sono acquistabili sul sito o presso la biglietteria ai chiostri di San Pietro. Reggio sancisce così il locale che incontra il globale.
“In una certa misura – commenta il sindaco di Reggio, Luca Vecchi – coinvolge anche Reggio perché rappresenta il percorso contemporaneo di un città sempre europea e sempre più aperta all’innovazione in campo economico, sociale educativo e culturale. Il progetto di fotografia europea di quest’anno è importante anche politicamente perché sottolinea la connessione tra Regio e l’Europa“.
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