REGGIO EMILIA – Il Consiglio di Stato ha respinto definitivamente nei giorni scorsi il ricorso contro l’impianto Forsu di Iren presentato nel 2020 dal Coordinamento provinciale Comitati Ambiente e Salute di Reggio, da tre aziende agricole e da un gruppo di cittadini. Il ricorso chiedeva l’annullamento di una serie di atti, in primis la delibera del 22 novembre 2019 con cui la Giunta regionale aveva adottato il Provvedimento autorizzatorio unico, da cui era disceso il rilascio dei titoli abilitativi necessari per la realizzazione dell’impianto di trattamento della frazione organica dei rifiuti di Gavassa.
Secondo i promotori del ricorso, Iren non era legittimata ad attivare il procedimento autorizzativo, perchè sarebbe stata necessaria una gara per individuare gli impianti ai quali conferire i rifiuti.
Il ricorso era stato bocciato dal Tar di Parma, ma i promotori si erano appellati al Consiglio di Stato. Nel nuovo ricorso, il Coordinamento provinciale dei Comitati Ambiente e Salute elencava dieci motivi di illegittimità. Fra questi, oltre a quello già menzionato, la mancata valutazione dell’impatto ambientale del traffico veicolare legato all’impianto, l’inadeguatezza dello studio di impatto acustico eseguito da Iren e l’eccessiva prossimità all’elettrodotto ad alta tensione a servizio della linea ferroviaria. Le tesi dei Comitati sono state però respinte in blocco dalla Sezione Quarta del Consiglio di Stato, che ha giudicato infondati cinque dei motivi di illegittimità e inammissibili gli altri cinque.
Forsu, anche il Consiglio di Stato respinge il ricorso dei Comitati. VIDEO
21 novembre 2024Dopo il Tar, bocciate anche in appello le contestazioni mosse contro l’impianto di Iren per il trattamento dei rifiuti di Gavassa. I promotori contestavano la legittimità della procedura di autorizzazione