Formula 1, nel Gran Premio d’Olanda la Ferrari delude ancora

ZANDVOORT – Una corsa piena di colpi di scena e sorprese, caratterizzata da due acquazzoni, altrettante safety car e un’interruzione di 40 minuti, ma con due grandi certezze. Nonostante il caos, alla fine vince sempre Max Verstappen mentre se c’è da prendere al volo un’occasione, state sicuri che la Ferrari non ne approfitterà. Va in archivio così, con l’ennesima amarezza stagionale per le rosse, il Gran Premio d’Olanda: 13’ prova della stagione, la prima dopo la lunga pausa estiva. Una pausa evidentemente poco salutare per la Ferrari, che tra pista e box denuncia i soliti limiti. Le macchine sono lente e la strategia di certo non aiuta. L’immagine plastica è il pit stop con cui Leclerc, sotto il primo acquazzone di giornata, vorrebbe anticipare la concorrenza montando le gomme intermedie. Ma gli unici che spiazza sono i meccanici di Maranello: sosta senza gomme pronte, 13 eterni secondi in piazzola e corsa già compromessa. Nel frattempo in pista dal traffico emerge Verstappen che resta davanti nonostante tutto, mentre alle sue spalle Fernando Alonso disegna la solita gara di pura classe, portando al secondo posto la sua Aston Martin. L’incidente di Sargeant porta in pista la safety car per la prima volta, Leclerc esce definitivamente al 43’ e al 65’ su Zandvoort si scatena il diluvio. Gara interrotta dopo le uscite di pista di Perez e Zhou e alla ripresa, dopo 41 minuti di incertezze, Verstappen respinge l’ultimo assalto di Alonso e porta a casa una vittoria da record: è la nona di fila, come in Formula 1 era riuscito solo a Sebastian Vettel nel 2013, ancora su Red Bull. Tripudio tutto olandese e sul podio con Verstappen e un Alonso fenomenale sale anche Gasly che beneficia dei 5 secondi di penalità inflitti a Perez per eccesso di velocità in corsia box. Dietro, Sainz difende quantomeno il quinto posto dagli attacchi di Hamilton: consolazione magra per la Ferrari nella settimana che porta al Gran Premio d’Italia a Monza.