BOLOGNA – Oltre 61 milioni di euro in arrivo nel 2025 a Reggio Emilia a sostegno di servizi e interventi rivolti alle persone non autosufficienti. A comunicarlo sono i consiglieri regionali reggiani del Partito democratico Maria Laura Arduini, Andrea Costa, Elena Carletti e Anna Fornili, che sottolineano con forza il valore e il significato di questo importante stanziamento da parte della Regione Emilia-Romagna.
L’investimento previsto per il territorio reggiano nel 2025 ammonta a 61.334.381 euro, in crescita significativa rispetto al 2024, quando erano stati assegnati circa 53 milioni. Queste risorse rientrano nel Fondo Regionale per la Non Autosufficienza (FRNA), uno degli strumenti più avanzati e strutturati a livello nazionale per la presa in carico delle persone con disabilità, degli anziani in condizioni di fragilità e di chi necessita di un supporto socio-sanitario continuativo.
“Si tratta di un impegno concreto e crescente per rispondere ai bisogni delle famiglie, delle persone più vulnerabili e di chi si prende cura di loro ogni giorno – spiegano Arduini, Costa, Carletti e Fornili –. L’aumento delle risorse destinate alla provincia di Reggio Emilia è il segno tangibile di una volontà politica chiara: investire sulla dignità delle persone, sulla qualità dell’assistenza e sull’inclusione sociale”.
Nel complesso, il Fondo regionale per la Non Autosufficienza per il 2025 ammonta a 564mila euro, suddivisi in: 316.998.000 euro destinati all’attuazione dei livelli essenziali di assistenza (LEA) nell’area socio-sanitaria, finanziati tramite quota del Fondo Sanitario Regionale; 93.392.000 euro per il consolidamento del livello di risorse 2024 già destinate alla disabilità; 153.700.000 euro di risorse aggiuntive autonome messe in campo direttamente dalla Regione per andare oltre i vincoli nazionali.
“I bisogni aumentano e con essi crescono anche le attese delle famiglie. Per questo è fondamentale garantire risorse adeguate a servizi che non sono un lusso, ma un diritto – proseguono i consiglieri –. Parliamo di assistenza domiciliare, centri diurni, percorsi di sollievo per le famiglie, sostegno ai caregiver, progetti di vita indipendente per le persone con disabilità. Interventi che migliorano la qualità della vita e che costruiscono una comunità più solidale”.
Un impegno che guarda al presente, ma che si proietta anche sul futuro. “Investire nella non autosufficienza significa prendersi cura del legame tra generazioni, dare valore al lavoro di cura, e riconoscere la centralità delle persone – concludono Arduini, Costa, Carletti e Fornili –. La Regione Emilia-Romagna continuerà a farlo con responsabilità e visione”.