REGGIO EMILIA – Quello ambientale è il settore più attrattivo. A Reggio sono stati presentati progetti per 70 – 80 milioni di euro, un numero destinato ad aumentare. Gli interventi, dalle isole ecologiche al miglioramento della raccolta differenziata, si candidano ad essere finanziati con i fondi del Pnrr e a livello provinciale sono coordinati da Atersir. Così come l’Ausl, le unioni dei comuni e la conferenza socio-sanitaria territoriale gestiscono gli investimenti da presentare nella sanità e nel sociale.
In altri ambiti, ad esempio nell’edilizia scolastica o nella valorizzazione delle dimore storiche, è il singolo comune che lavora in autonomia. Per gli enti locali più piccoli, intercettare i fondi del piano nazionale di ripresa e resilienza è un problema: mancano i tecnici che possono predisporre i progetti. “Peggio ancora dopo, nel senso che una volta ottenuti i finanziamenti, ci saranno da fare i bandi e le gare che sono un altro aspetto tecnico molto complesso, che si svolgeranno tramite le centrale uniche di committenza, e anche lì abbiamo bisogno di tecnici, di esperti, di giuristi che facciano le gare d’appalto, una mole che rischia di ingolfare quella che è la situazione”. A parlare è Emanuele Cavallaro, Coordinatore dell’Anci per Reggio Emilia.
Con il paradosso della spesa corrente che sta aumentando, per far fronte ai rincari energetici e alle esigenze dei profughi arrivati dall’Ucraina. “C’è veramente il rischio quest’anno di fare un buco nei bilanci per pagare banalmente le bollette o per andare in soccorso alle famiglie che non riescono a pagare le bollette o l’affitto e ricadono, come è giusto che sia, sul sistema del welfare”, è l’allarme di Cavallaro.
Nel frattempo la Regione ha messo a disposizione il pool Pnrr: professionisti, come architetti, ingegneri o sociologi, che possono individuare i progetti più appropriati. “Sono esperti finanziati attraverso dei fondi regionali che sono a disposizione di tutti i comuni, ci sono varie professionalità e fanno da consulenti per costruire i progetti e interpretare i bandi che spesso non sono così immediati”.
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