REGGIO EMILIA – Il 16 marzo scorso, nel documentare il bilancio approvato da Emak Spa di Bagnolo, vi avevamo dato notizia anche di una importante donazione di 100mila euro fatta dal gruppo industriale (di cui fanno parte anche Tecomec, Sabart e Comet) alla Fondazione Grade onlus. Lo stesso gruppo aveva già donato 100mila euro al Grade durante la prima ondata della pandemia di covid19 per sostenere la sanità reggiana. “A Emak va tutto il nostro grazie, anche per la continua sensibilità dimostrata”, le parole del direttore del Grade, Roberto Abati.
I soldi serviranno per sostenere due studi di rilievo nazionale sui linfomi, come spiega il dottor Francesco Merli, direttore dell’Ematologia del Santa Maria Nuova, “condotti in collaborazione con la Fondazione Italiana Linfomi, che rappresentano uno degli obiettivi principali della Fondazione nei prossimi anni”. I due studi saranno coordinati dal professor Stefano Luminari, responsabile del programma di ricerca clinica oncoematologica attivo nella Struttura Complessa di Ematologia del Santa Maria Nuova, e dallo stesso Merli.
Il primo studio si chiama “Foll19”, e ha l’obiettivo di valutare se sia possibile ridurre la somministrazione di chemioterapia nei pazienti con linfoma follicolare che mostrano una risposta rapida ai trattamenti. Sarà condotto su 650 pazienti trattati presso 50 centri italiani di ematologia.
Il secondo progetto invece si chiama “Previd”, e ha l’obiettivo di valutare se sia possibile migliorare l’efficacia del trattamento immuno-chemioterapico nei pazienti anziani con linfoma a grandi cellule B con l’integrazione di vitamina D. Lo studio verrà condotto su 430 pazienti, anche in questo caso presso 50 centri italiani di ematologia.
L’obiettivo di entrambi gli studi è raggiungere un nuovo, straordinario traguardo: far progredire tecniche diagnostiche e terapeutiche, a favore di tutti i pazienti.
Leggi anche
Reggio capofila della ricerca che dà speranze contro i linfomi. VIDEO
Emak festeggia il bilancio positivo donando 100mila euro al Grade











