REGGIO EMILIA – In provincia di Reggio Emilia solo il 17,38% degli elettori si è recata ai seggi per esprimersi sui cinque quesiti referendari sulla Giustizia. Un dato più basso rispetto alla media nazionale pari al 20,9%. Un aspetto questo da interpretare anche con il fatto che nel nostro territorio l’unico comune in cui era previsto anche il voto amministrativo era Campegine, dove infatti l’affluenza referendaria è stata pari al 48%.
Mai nella nostra provincia l’affluenza per un referendum era stata così bassa: i quesiti sulle trivelle dell’aprile 2017 avevano raggiunto il 36%, mentre quello sul reintegro dei lavoratori licenziati, del giugno 2003, si era attestato intorno al 25%.
Nel comune di Reggio città l’affluenza è stata del 17,09%. Il comune in cui si è votato di più (ad eccezione del già citato caso di Campegine) è stato Viano con quasi il 20% (qui la Lega è da anni radicata e come noto i referendum hanno avuto nel partito di Matteo Salvini il principale sponsor). Il comune con la percentuale più bassa è risultato invece Casalgrande: 14,75%.
A livello provinciale tra chi è andato a votare, in provincia di Reggio, si è espresso a favore del si per quattro quesiti su cinque. Il no ha prevalso solo per quanto riguarda il quesito sull’incandidabilità dopo la condanna, ossia quello che chiedeva l’abrogazione della Legge Severino. Il si ha raggiunto il livello più alto, quasi il 71% nel quesito sulla separazione delle funzioni dei magistrati.
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