SCANDIANO (Reggio Emilia) – “La più bella di Reggio”, diceva di lei il suo Professore. Insieme, sempre. Come il titolo del libro scritto, ovviamente, a quattro mani. Come il libro della vita che hanno sfogliato e riempito nel corso degli ultimi 54 anni. “Eravamo cielo e terra – ha detto Romano Prodi salutando per l’ultima volta la moglie Flavia Franzoni, nella chiesa di San Giovanni in monte a Bologna – Proprio alla vigilia della partenza per Assisi, camminando come sempre per le vie di Bologna, ci siamo chiesti se dal Paradiso si possa vedere piazza Santo Stefano. Io credo proprio di sì”, ha concluso l’ex premier.
Nell’ultimo saluto alla docente universitaria esperta di politiche di welfare, morta lunedì a 76 anni, c’è stato tanto delle istituzioni italiane ma anche tanto dell’affetto semplice di quella Bologna dove la coppia ha trovato una seconda casa, e tanto della famiglia e delle origini, nelle parole dei figli Antonio e Giorgio. Flavia Franzoni, nativa di Santa Maria di Novellara dove abitualmente tornava, è stata sepolta nel primo pomeriggio a San Ruffino di Scandiano nella tomba della famiglia Prodi.
Mescolati alla gente comune, tantissimi volti della politica di oggi e di ieri e non solo: da Mario Monti a Pierferdinando Casini, da Pierluigi Bersani ad Anna Maria Bernini e Massimo D’Alema.
Nella chiesa bolognese sono arrivate anche le corone di fiori della presidente del consiglio e del ministro degli Interni.