REGGIO EMILIA – Il nuovo ministro dell’Istruzione, l’ex assessore alla Scuola della regione Emilia Romagna, Patrizio Bianchi, ha aperto un tavolo con gli assessori regionali per discutere dell’ipotesi di protrarre l’anno scolastico in tutta Italia fino al 30 giugno e “recuperare il tempo perso”. Un’altra delle misure a cui lavora il nuovo Governo Draghi è quella di anticipare la ripresa dell’anno una settimana prima del previsto, il 6 settembre.
Intanto, dopo un mese di riapertura in presenza al 50%, studentesse e studenti delle superiori tornano a mobilitarsi. Questa mattina si è svolto un presidio davanti ad alcune scuole della città, partito dal piazzale di via Makallé. Gli studenti chiedono che vengano stanziate più risorse per ampliare gli spazi dedicati all’istruzione e per incrementare le assunzioni dei docenti.
Il giudizio è negativo anche per quanto riguarda il trasporto pubblico: “La scuola in presenza al 50% – dicono – significa che quando si va in aula ci sono solo verifiche e nessun confronto”. La maggior parte degli studenti non vorrebbe, comunque, proseguire le lezioni fino a luglio.
Reggio Emilia didattica in presenza Governo Draghi allungare la scuola scuola fino a luglio flash mob studenti studenti superiori