REGGIO EMILIA – Da dicembre dello scorso anno hanno cessato l’attività sia Fit Village, società sportiva dilettantistica, che la Play Games che gestiva la palestra in via Mazzacurati. Dal 6 marzo le due società sono in liquidazione. Al lavoro adesso il commissario giudiziale Federico Spattini per censire le situazioni debitorie legate anche ai dipendenti, sette persone che lavoravano in palestra da molti anni. Il 27 maggio è fissata l’udienza, davanti al giudice del tribunale, Simona Boiardi, nella quale potranno chiedere di insinuarsi nello stato passivo quindi rientrare tra i creditori nella procedura di liquidazione.
La situazione dei dipendenti, a cui si sommano diversi collaboratori, è molto delicata e da mesi vivono un limbo professionale poiché risultano ancora legati alla società in liquidazione. Lamentano di non avere ricevuto lo stipendio di dicembre né il Tfr; a gennaio e febbraio hanno avuto accesso al Fis, il fondo integrazione salariale che l’Inps non ha però ancora liquidato, e ora sono in attesa di ricevere la lettera di licenziamento e poter così accedere alla Naspi e quindi cercare un nuovo impiego.
A questi si sommano i clienti che avevano sottoscritto gli abbonamenti che, al momento, non sarebbero stati restituiti e gli oltre 230mila euro dovuti al Comune proprietario dell’immobile per affitti non pagati e al centro di un’udienza fissata il 12 giugno sempre in tribunale.
Continua dunque ad avere strascichi pesanti la vicenda che ha travolto una palestra storica della città.











