REGGIO EMILIA – Sul Fit Village il Comune non cambia rotta: la società Play Games deve andarsene. Nel merito si attende la pronuncia del Tar di Parma, cui la società che gestisce la palestra si è rivolta nel tentativo di bloccare lo “sfratto”, figlio di una concessione scaduta il 22 febbraio 2022 e prorogata due volte fino al 30 giugno 2024. Nei giorni scorsi il tribunale amministrativo ha congelato l’ordine di sgombero del Comune, in attesa di affrontare nel merito il ricorso il 6 novembre. Alla finestra non ci sono solo l’Amministrazione e Play Games, ha diversi lavoratori e centinaia di clienti che hanno pagato l’abbonamento alla palestra. Anche di loro si è parlato oggi in consiglio comunale, dove il sindaco Marco Massari ha risposto all’ interpellanza del consigliere Dario De Lucia.
Il primo cittadino ha ricostruito così la vicenda: “Si tratta di un terreno di proprietà comunale, caratterizzato da un diritto di superficie, concesso nel 1993 alla società Play Games. Diritto di superficie, con successiva realizzazione di un immobile a uso sportivo, scaduto il 22 febbraio 2022, prorogato due volte sino al 30 giugno 2024. E’ oggi intenzione del Comune rientrare in possesso di quel plesso sportivo, notizia di cui è ben consapevole anche la società privata Play Games, a cui è stata notificata l’intenzione dell’Amministrazione comunale. E’ necessario evidenziare che l’ente non avrebbe potuto in alcun modo prorogare ulteriormente la concessione in essere, in quanto è chiamato alla scrupolosa applicazione delle disposizioni vigenti e a garantire la tutela della concorrenza fra gli operatori del settore, prescritta anche dalle norme europee”.
Massari ha poi fornito rassicurazioni, per quanto possibile, ai lavoratori e agli utenti della palestra: “In riferimento ai quesiti posti dall’interpellanza, mi sento di dire che il Comune presterà la massima attenzione al tema dell’occupazione, attraverso l’organizzazione di tavoli di confronto sindacali e aziendali, al fine di salvaguardare l’occupazione degli addetti, anche eventualmente attraverso l’accompagnamento verso misure di sostegno e di transizione verso altre realtà. Per quanto riguarda gli utenti che hanno sottoscritto abbonamenti con scadenza oltre la fine della concessione, si precisa che – pur non essendo atto dovuto – il 5 giugno scorso è stata inviata comunicazione informale con l’obiettivo di diffidare Play Games dal proseguire la sottoscrizione. Il Comune si farà comunque parte attiva nel sostenere gli abbonati nella ricerca di soluzioni alternative che possano consentire loro di poter legittimamente usufruire di un servizio analogo a quello acquistato”.
Venendo ai soldi, “esiste un credito, vantato dall’Amministrazione comunale verso la società Play Games, pari a circa 126mila euro. Questo perché la società destinataria della concessione scaduta ritiene di aver diritto a sgravi legati alla normativa Covid. Per quanto riguarda il Comune, è stato avviato un procedimento di riscossione coattiva del credito maturato”.
Il futuro dell’area di via Mazzacurati sarà comunque “sportivo”: “Per quanto attiene il futuro dell’impianto è indubbio l’interesse che tale plesso rappresenta per l’ente e il perseguimento delle finalità di promozione dello sport e dei suoi valori. Tuttavia, in relazione a questa decisione verranno fatte valutazioni più precise nei prossimi mesi, una volta completato il rientro in possesso del bene. Quello che intendiamo ribadire è che l’Amministrazione, una volta completato l’iter amministrativo, intende rientrare in possesso del bene in questione, per poterlo destinare al più presto ad attività di largo interesse pubblico”.
La palestra contesa: il Tar congela l’ordine di sgombero del Fit Village. VIDEO