MONTECCHIO (Reggio Emilia) – La petizione con la richiesta di riaprire il pronto soccorso notturno all’ospedale “Franchini”, lanciata online, è arrivata a quota 17mila firme. L’obiettivo è di arrivare a 25mila per consegnarle all’Ausl e alla Regione.
Il servizio sanitario d’emergenza era stato chiuso nella fascia notturna, già quindi dal 2020. A riaccendere l’attenzione è stata la vicenda tragica di inizio marzo, che ha riguardato un donna di 40 anni di origine indiana, residente a Praticello di Gattatico, morta davanti alla porta del pronto soccorso dove era arrivata accompagnata in auto dal marito in seguito a un malore. A nulla era valso l’intervento dei sanitari che erano stati comunque mobilitati. I montecchiesi, sulle pagine social, parlano di un vuoto enorme lasciato nella comunità e chiedono alle autorità competenti di rivedere questa organizzazione.
La riforma dell’emergenza urgenza a carattere regionale ha riorganizzato l’accesso ai pronto soccorso e concentrato un primo accesso attraverso il servizio di continuità assistenziale per i casi meno urgenti. La vicenda accaduta al “Franchini” continua a creare polemiche alle quali risponde oggi il sindaco e medico Fausto Torelli, ricandidato alle prossime amministrative. A margine di un simposio internazionale all’hotel Classic, organizzato dei medici dal centro pavimento pelvico, eccellenza del “Franchini”, ha ricordato il lavoro importante e qualificato degli operatori della sanità pubblica e ha bollato come inaudite le critiche piovute, a suo dire ingiustamente, sull’ospedale.
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