REGGIO EMILIA – La battaglia per il riconoscimento del ruolo professionale dei riders, i ciclofattorini addetti alle consegne a domicilio, inizia a registrare le prime vittorie.
A oggi sono circa 260 i lavoratori attivi a Reggio Emilia, almeno quelli “ufficiali”, con un incremento nell’ultimo anno del 119%: la nostra è la quinta città italiana per presenza attiva di ciclofattorini. Proprio da qui parte un progetto sperimentale per offrire a questi lavoratori una prima serie di azioni di supporto.
Il protocollo d’intesa “Reggio Emilia città Rider friendly” è stato firmato dal sindaco Luca Vecchi, dall’assessore al Welfare Daniele Marchi, dal segretario generale della Cgil Cristian Sesena, da Rosi Papaleo componente di segreteria della Cisl Emilia centrale e da Fernando Guidetti per la segreteria generale Uil.
Inoltre, sarà istituito il primo Rider Point presso il Caffè Reggio in zona stazione centrale. Tra le esigenze, la disponibilità e possibilità dell’uso di servizi igienici, di poter acquistare cibo e bevande durante una pausa, di avere un riparo in caso di pioggia. Poi, convenzioni con officine specializzate per la manutenzione dei mezzi; il controllo sulle inadempienze da parte delle imprese delle condizioni previste dalla normativa vigente in materia di salute e sicurezza, equo compenso e corretto inquadramento professionale. “Abbiamo dato una risposta a un bisogno nuovo – le parole del sindaco Vecchi – e di essere tra i primi in Italia a prendersi carico dei bisogni che i riders hanno evidenziato in queste settimane”.
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