REGGIO EMILIA – E’ una soluzione destinata a diventare sistematica fino a quando la pandemia non sarà dichiarata conclusa. Per entrare allo stadio e più in generale per partecipare a un grande evento, come un concerto ad esempio, sarà necessario certificare di essere vaccinati, di avere contratto il Covid ed essere guariti oppure effettuare un tampone rapido nelle 48 ore precedenti l’appuntamento.
E’ accaduto così – un test a livello nazionale – ieri sera allo stadio Città del Tricolore in occasione della finale di Coppa Italia tra Juventus e Atalanta. A poca distanza dall’impianto, negli spazi del circolo Arci Pigal, è stato allestito un centro tamponi temporaneo sotto la direzione dell’Ausl. Un servizio destinato a chi aveva acquistato il biglietto, ma non aveva ancora provveduto a effettuare il test rapido, quello il cui esito viene rilasciato in 15 minuti come ha spiegato a Tg Reggio la dottoressa Valentina Canovi, responsabile del team tamponi di Ausl: “Abbiamo una capacità di effettuare test su circa 150 persone ogni ora”.
Questo tipo di servizio verrà adottato anche in occasione delle partite del campionato europee che si disputeranno all’Olimpico di Roma e dovrebbe essere messo in atto anche per il prossimo campionato di calcio, almeno per quanto riguarda la prima parte della stagione, con la speranza che l’emergenza sanitaria si concluda presto e che la situazione possa tornare alla normalità. Nel frattempo, la macchina organizzativa-sanitaria sperimentata a Reggio Emilia per il ritorno del pubblico sugli spalti si può dire sia stata promossa.
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