REGGIO EMILIA – Nel maggio del 2023 Seta aveva siglato un protocollo d’intesa con la Prefettura di Modena per l’inserimento lavorativo di richiedenti asilo. “Le persone ospitate nella rete di accoglienza integrata e nei progetti di inclusione del territorio provinciale di Modena potranno così seguire un percorso formativo e successivamente venire assunte come autisti di autobus dall’azienda, che eroga il servizio di trasporto pubblico su gomma nelle province di Modena, Reggio Emilia e Piacenza”, questo quanto riportava una nota diffusa allora da Seta.
Una strada che evidentemente non ha prodotti per ora risultati positivi e così il presidente Cirelli ha deciso di percorrere la strada dell’intesa con il consolato filippino di Milano per cercare un aiuto per il possibile arruolamento al volante dei bus di cittadini filippini.
Ma perché proprio filippini? L’offerta di conducenti di bus e camion provenienti dal Paese asiatico non é in realtà così rara in Europa. A novembre, ad esempio, autisti provenienti dalle Filippine hanno iniziato a essere selezionati dalla Compagnia dei Trasporti di Budapest, in Ungheria, per far fronte ad una carenza pesante di queste figure professionali.
Nel 2018 in Danimarca una denuncia di un sindacato dei trasporti portò a una indagine per traffico di esseri umani dopo che vennero scoperti 22 filippini ingaggiati da una società polacca per guidare tir nel Paese scandinavo. Autisti pagati 8.000 corone al mese (poco più di mille euro) contro le 30mila medie di un autista danese. Lo scorso novembre una società di trasporti olandese era stata sanzionata con una maxi multa per sfruttamento di un gruppo di autisti, anche in questo caso filippini.
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