REGGIO EMILIA – “Rappresenta un riabbracciare la città, abbiamo lavorato in questi mesi e stiamo continuando a lavorare, perché la cultura ci fosse, il teatro ci fosse, perché siamo convinti che la cultura debba essere un bene primario e un pezzo del welfare cittadino. L’obiettivo è quello di riabbracciare la città, andandogli incontro, attraverso l’opera lirica, per dire che quel patrimonio è per tutto e per dire che da qui in poi ci saremo, con tutte le difficoltà del caso”.
Saranno l’opera lirica e il barbiere più famoso del mondo a dire alla città che d’ora in poi il teatro ci sarà. Sabato e domenica alle 21 in piazza Martiri del sette luglio lo spettacolo “Figaro! Opera Camion”, riallestimento de “Il barbiere di Siviglia” di Rossini, segnerà la ripartenza delle Fondazione I Teatri dopo il lunghissimo lockdown. Sarà un’opera diversa, all’aperto. A fare da scenografia davanti al Valli un vero e proprio camion. “I teatri che si spostano dal dentro al fuori, la cultura non sta al suo posto, un’opera popolare, per tutti”, sottolinea l’assessore alla cultura Annalisa Rabitti.
Lo spettacolo è gratuito ma è necessaria le prenotazione. Le norme anti covid sono stringenti e caratterizzeranno l’intera stagione. Si partirà nel weekend del 25, 26 e 27 settembre con il Festival Aperto, nei tre teatri della Fondazione. Poi si alterneranno gli spettacoli di lirica, danza, musica, prosa, comunicati con cadenza trimestrale. Si stanno studiando le formule per gli abbonati che manterranno il loro posto. “Stiamo seguendo i Dpcm – specifica Cantù – a teatro si entrerà in sicurezza, la capienza sarà al 50%’.
Dai teatri alle biblioteche, al lavoro che si sta iniziando sulla prossima edizione di Fotografia Europea. La cultura reggiana prova a ripartire, in sicurezza ma in presenza. “Siamo stanchi di questa asfissia da schermo – chiosa Rabitti – Abbiamo bisogno di una cultura in presenza, e quello di sabato è il modo più genuino”.
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