REGGIO EMILIA – Delusioni e speranze del settore fieristico ieri sera a Il Graffio, dove ci siamo interrogati sul futuro di questi poli in un’ottica di ‘area vasta’ in seguito alla notizia del trasloco a Modena della storica Ornitologica.
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“Lo riteniamo un trasloco temporaneo, vorremmo tornare a Reggio, trovare una soluzione che però non sia destinare alle fiere un capannone: gli eventi vanno organizzati bene”. Negli studi de Il Graffio, Ivano Gualerzi, presidente dell’Ornitologica reggiana, ha raccontato di aver atteso fino al giorno prima del termine richiesto per la calendarizzazione degli eventi prima di essere costretto a migrare a Modena.
Il polo delle Fiere di via Filangieri è in mano privata dal dicembre 2019: all’epoca l’amministrazione comunale aveva detto come ci fosse comunque l’impegno a mantenere eventi fieristici come l’Ornitologica, al vertice internazionale nel suo campo, poi ci sono stati i due anni di pandemia, alle Fiere è stata installata la macchina per la maxi campagna vaccinale. “All’inizio dell’anno abbiamo lanciato un grido d’allarme – continua Gualerzi – pensavamo che qualcuno ci rispondesse, non ci ha cercato nessuno”.
Il trasloco dell’Ornitologica riaccende i riflettori sul futuro dei poli fieristici in generale, in un’ottica di sostenibilità, opportunità e area vasta. Proprio nelle ultime ore il presidente della Regione ha parlato della necessità di accorpare, non solo le Fiere all’interno della stessa regione ma anche manifestazioni tra diverse Regioni, citando una possibile collaborazione Parma-Milano per Cibus e Tuttofood. “Ma se alle Fiere di Reggio c’erano tre eventi è perché in questa città non si è mai investito”, chiosa Gualerzi.
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