VENTASSO (Reggio Emilia) – Duecentottantamila metri quadrati, 28 ettari, di mirtillaie e praterie di alta quota sono andati distrutti nel rogo che si è sviluppato sul monte Cusna. Secondo il parco nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano è uno dei più vasti incendi degli ultimi decenni. Sicuramente uno dei più rari visto il periodo. Dalle immagini della webcam di Reggio Emilia Meteo si vede distintamente il primo focolaio poco dopo le 16: il fumo, prima lieve, e poi le fiamme che si fanno strada tra la vegetazione e la poca neve ancora rimasta. Siamo nella zona della Costa delle Veline, a ridosso del crinale del Cusna, a circa 1.800 metri di quota, nei pressi del sentiero 623, che sale al rifugio Battisti e all’incrocio con il sentiero 627, che sale diretto alla vetta. E’ un sabato di inizio febbraio ma le temperature alte per il periodo (c’erano circa 7 gradi), il vento, la poca umidità e la vegetazione secca sono condizioni purtroppo favorevoli agli incendi.
Le prime segnalazioni sono arrivate ai vigili del fuoco intorno alle 17. Il rogo in poco tempo si è propagato e di notte ha illuminato di rosso la sagoma nera del Gigante addormentato. Le fiamme erano visibili anche dall’altro versante. I vigili del fuoco, arrivati da Castelnuovo Monti, non hanno potuto far altro che tenere monitorata la situazione per tutta la notte. Alle prime luci dell’alba, vista la zona impervia, è decollato l’elicottero da Bologna. Il mezzo si è rifornito di acqua alla centale idroelettrica di Ligonchio e ha continuato a lanciarla nella zona interessata per buona parte della mattinata. Poi è intervenuta la squadra di terra per le operazioni di “minuto spegnimento”, in pratica di bonifica dell’area.
Non sono stati interessati dal rogo alberi ad alto fusto ma solo vegetazione bassa. E’ una zona quella però dove ci sono molte tante di marmotte. Il Soccorso Alpino ha sconsigliato agli escursionisti per tutta la giornata di salire sul Cusna da qualsiasi versante. Ora i carabinieri forestali insieme ai vigili del fuoco hanno avviato le indagini per capire le cause del rogo e se qualche escursionista abbia avuto comportamenti scorretti.
Incendio sul Cusna, il direttore del Parco: “Cause certamente non naturali”. VIDEO