REGGIO EMILIA – Oltre 5.000 persone, 45 ospiti e 400 volontari di Emergency, arrivati da tutta Italia per contribuire all’organizzazione e allo svolgimento dei tre giorni di eventi. Sono questi i numeri con cui si è chiuso a Reggio il Festival di Emergency dedicato a “La cura” come diritto e valore fondamentale per ricostruire il senso del vivere comune.
I 26 panel ad accesso gratuito hanno animato Piazza Prampolini, Piazza Casotti, il Teatro Cavallerizza, la sede dell’Anpi e Parco del Popolo. Oltre al pubblico seduto con prenotazione, in conformità alle norme anti-Covid, sono stati numerosi i partecipanti che hanno seguito gli incontri dall’esterno, in piedi vicino ai luoghi delle conferenze, seduti a bar e ristoranti, così come coloro che hanno visitato la Sala delle Adunanze, dedicata al ricordo di Gino Strada. Durante tutta la durata del Festival, infatti, presso l’Hotel Posta sono stati proiettati il documentario “Jung – Nella terra dei Mujaheddin”, dei registi Alberto Vendemmiati e Fabrizio Lazzaretti, girato nel 2000 nella Valle del Panjshir, durante la costruzione del primo ospedale di Emergency in Afghanistan e il video ricordo realizzato dall’Agenzia Wow Tapes dal titolo “Ciao Gino”.
Il Festival si è svolto per la prima volta a Reggio Emilia. Tornerà anche per le prossime due edizioni. Tra i momenti più emozionanti, la consegna a Emergency del Primo Tricolore.

Durante i tre giorni del Festival si è parlato di Afghanistan, con Alberto Zanin, Medical Coordinator di EMERGENCY a Kabul; Marco Puntin, Programme Coordinator di Emergancy nel Paese; i giornalisti Corrado Formigli, Francesca Mannocchi e Giuliano Battiston, lo scrittore Paolo Giordano; il ricercatore di ISPI Matteo Villa, i fotografi Andrew Quilty e Lorenzo Tugnoli e lo scrittore Alidad Shiri, per analizzare il tema della guerra attraverso le testimonianze di chi l’ha conosciuta con i propri occhi all’interno del paese.
Si sono affrontate riflessioni sul tema della cura e della salute di tutti, senza distinzione di provenienza, genere, condizioni economiche e sociali, insieme all’immunologa Antonella Viola, alla virologa Ilaria Capua, ai filosofi Telmo Pievani, Michela Marzano, al teologo Vito Mancuso, alle scrittrici Simonetta Agnello Hornby e Djarah Kan, al drammaturgo Marco Paolini, alla ricercatrice e farmacologa clinica Silvia De Francia, ai giornalisti Ferdinando Cotugno, Laura Silvia Battaglia, Marianna Aprile, Luca Liverani, Giulia Crivelli ed Emanuela Zuccalà, l’autore tv e conduttore Federico Taddia, Marco Cattaneo, direttore di LeScienze, Mind e NatGeo Italia, Massimo Bernardini, autore e conduttore tv.
Non sono mancati dibattiti attorno al tema delle migrazioni e del soccorso in mare con Rossella Miccio, presidente di Emergency, Gianfranco Schiavone, consigliere ASGI, Elly Schlein, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna ed ex-europarlamentare, Francesca De Vittor, ricercatrice di Diritto internazionale all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, i giornalisti Annalisa Camilli e Daniele Biella, Giulio Piscitelli, fotografo, Bader Belrhazi, mediatore culturale di Emergency. Si è discusso anche dell’importanza di assicurare una sanità d’eccellenza anche in Africa attraverso la testimonianza di Giacomo Menaldo Country Director del Centro di eccellenza in chirurgia pediatrica di Emergency a Entebbe, in Uganda; dell’architetto Raul Pantaleo, dell’attivista John Mpaliza, del direttore editoriale di Africa Rivista Marco Trovato, di Pietro Parrino, Direttore del Field Operations Department di Emergency.
Il Comune di Reggio Emilia ha consegnato il Primo Tricolore a Emergency. VIDEO














