REGGIO EMILIA – Sarà un’apertura emozionante quella del Festival teatrale di Resistenza 2020, 19esima edizione. “Sarà un concerto di sax della Toscanini Next, l’orchestra dei giovani che sta facendo approfondimenti musicali sulle colonne sonore dei film – spiega Alberto Triola, direttore artistico de La Toscanini – il sax come strumento di memoria. In apertura ‘fischia il vento’, con il sax e il bandoneon a sottolineare che la musica è patrimonio popolare di tutti”.
Dopo mesi di stop dunque la musica, il teatro e la cultura si riprendono gli spazi che meritano. L’aia di casa Cervi ospiterà sette spettacoli. Il filo rosso come sempre la Resistenza di ieri e di oggi. Lo spettacolo di avvio del Festival ripercorre la vita di Liliana Segre e la sua resistenza. Si comincia il 7 luglio, una data non casuale per Reggio. “Quest’anno ricorre il 60° Anniversario dei morti di Reggio Emilia – spiega Albertina Soliani, presidente dell’Istituto Cervi – il 7 luglio 1960 5 operai vennero uccisi per mano fascista”.
Il Festival terminerà in un’altra data simbolo, il 25 luglio, giorno della storica pastasciutta antifascista di Casa Cervi. Alcune delle serate saranno precedute dalle voci registrate di attori e registi che hanno voluto donare una testimonianza. L’organizzazione è stata possibile grazie anche al contributo di Boorea. L’ingresso è a offerta libera ma la prenotazione è obbligatoria viste le norme di sicurezza anticoronavirus.
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