REGGIO EMILIA – Weekend di danza a Reggio. Due gli spettacoli proposti nell’ambito del Festival Aperto. Sabato 5 alle 19 e domenica 6 novembre alle 17 al teatro Ariosto ecco “Gli anni” di Marco D’Agostin. Qualcuno ha scritto che c’è una distanza incolmabile tra quel che è successo un tempo e il modo in cui ci appare ora, ammantato di una strana irrealtà. La coreografia di D’Agostin è costruita per tentare di ricucire questo strappo: l’incandescente storia di un singolo – Marta Ciappina, interprete unica per itinerario artistico e peculiarità tecniche nel panorama della danza italiana – invita gli spettatori a giocare con la propria memoria.

Soul Chain (foto Andreas Etter)
Sempre nelle giornate di sabato (alle 20,30) e domenica (alle 18) al teatro Cavallerizza va invece in scena lo spettacolo della coreografa Sharon Eyal “Soul Chain”. Ispirata da forti emozioni d’amore, Soul Chain combina danza classica ed elettronica in un’emozionante performance di danza contemporanea. L’ensemble diventa uno sciame pieno di energia in una coreografia estremamente impegnativa che ha vinto il premio teatrale tedesco Der Faust nel 2018.