REGGIO EMILIA – Il Festival Aperto mercoledì 21 settembre, alle 20.30, porta al Teatro Cavallerizza in prima italiana la Compagnia Via Katlehong Dance Via Injabulo per una serata al crocevia tra culture, dedicata alla gioia di ballare e al desiderio di condividere.
Dopo lo straordinario successo di Via Kanana, frutto della collaborazione con l’artista sudafricano Gregory Maqoma, una delle figure principali della danza contemporanea africana, la compagnia Via Katlehong affida la nuova produzione a due grandi talenti della danza europea: il franco-senegalese Amala Dianor, noto per il suo gusto del meticciato artistico e culturale, e il portoghese Marco da Silva Ferreira, il cui lavoro si sviluppa attorno alle danze urbane emergenti.
L’incontro degli universi singolari dei due coreografi con Via Katlehong Dance fa nascere due pezzi corali intensi e organici, composti per questa magnifica compagnia urbana che prende il nome dalla township di Katlehong nell’East Rand (Johannesburg), uno dei sobborghi in cui affonda le radici la cultura di protesta pantsula, un vero e proprio stile di vita che abbraccia il modo di parlare e di vestire, la musica e la danza.
I danzatori che fischiano e percuotono i loro stivali da lavoro in gomma si inseriscono alla perfezione in Emaphakathini di Amala Dianor, evocazione dell’assegnazione e dell’emancipazione attraverso i ritmi che pulsano in Sudafrica, tra danze tradizionali (gumboots, pantsula) e danze urbane. Come in ørm Inførms di Marco da Silva Ferreira dall’intensità fisica esplosiva, frutto di un’abile combinazione di danza contemporanea, eredità tribale e cultura hip hop.
