REGGIO EMILIA – “Abbiamo avuto la strana sensazione di tentativi subdoli di fare leva sulle nostre difficoltà per trascinare il nostro Paese e l’Europa verso iniziative militari. Mai più la guerra”. Ha quasi tuonato, il presidente del Parlamento europeo David Sassoli, nel pronunciare queste ultime parole. Le ha scandite.
Il rimando è a queste ore e alla situazione in Medioriente: “Abbiamo bisogno di recuperare terreno, allo stesso tempo siamo sicuri che una collaborazione tra Stati Uniti ed Europa sia necessaria. Invito le autorità di Tehran a ripensare alla rottura sull’accordo sul nucleare. Potrebbe essere nuova benzina su un focolaio che noi vogliamo spegnere. Le conseguenze potrebbero essere molto più difficili e non è utile alle nostre popolazioni, ai nostri Paesi e alla stessa situazione mediorientale”.
Sassoli, citando l’inefficacia dell’agire in base a logiche esclusivamente nazionali come in Libia, ha richiamato al dovere dell’andare al di là delle storiche divisioni in tema di politica estera, al dovere di acquisire finalmente quel peso politico adeguato al proprio peso che l’Europa fa fatica a raggiungere, pur essendo una potenza nelle negoziazioni economiche. Un’unità che non è mancata nel condannare la scelta della Gran Bretagna di uscire dall’Unione Europea. Un percorso iniziato due anni fa e che si concretizzerà entro gennaio.
Soprattutto, Sassoli ha parlato dell’urgenza che esiste nel debellare una malattia che si chiama antisemitismo. L’urgenza che gli stati membri che ancora non l’hanno fatto recepiscano, finalmente, una risoluzione adottata dal parlamento europeo ben due anni e mezzo fa: ‘Invito il Governo italiano, che è in ritardo, a dare seguito alla richiesta del Parlamento europeo di nominare un commissario alla lotta all’antisemitismo. E’ un virus che dobbiamo debellare. Famiglie ebree fuggono dall’Europa, è intollerabile”.
Reggio Emilia tricolore 7 gennaio Europa celebrazioni bandiera David Sassoli presidente Parlamento europeo 7 gennaio 2020
