REGGIO EMILIA – In tutta la provincia, in mattinata, si sono tenute le celebrazioni per la Festa della Repubblica, in molti casi con la consegna della costituzione ai neo 18enni.
Festeggiamenti “in presenza”, ma all’insegna delle disposizioni di sicurezza, prima tra tutte quella del distanziamento. In città il tutto è iniziato alle 10 in piazza della Vittoria alla presenza delle autorità cittadine, con la cerimonia dell’Alzabandiera accompagnata dalle musiche eseguite dalla filarmonica Città del Tricolore, la lettura del messaggio del capo dello Stato Mattarella e gli interventi dei rappresentanti delle istituzioni reggiane che hanno richiamato “al senso dell’unità, mai necessario come ora, e al senso di comunità: ripartiamo da qui in questo momento storico epocale che stiamo affrontando”.
“Dopo anni in cui si era percepito un allontanamento dei cittadini dalle istituzioni – ha detto il sindaco Luca Vecchi nel suo discorso – abbiamo assistito, nelle fasi drammatiche della pandemia, a un ritorno delle istituzioni quali riferimenti dei cittadini. Non disperdiamo il patrimonio di valori, maturità, civiltà riposto nella nostra Repubblica, nella nostra Costituzione e consolidato da noi in tempi così difficili. Quel patrimonio serve soprattutto adesso, perché il tempo presente è – come lo fu il secondo Dopoguerra – quello della ricostruzione: è il tempo di un patto ricostruttivo per la comunità e non può che fondarsi su quello stesso spirito di comunità che ha tenuto insieme Reggio Emilia e tutta la comunità nazionale. Il senso di responsabilità, di autodisciplina personale e collettiva, sono stati determinanti per contenere il virus nei mesi trascorsi e lo saranno in quelli che verranno”.
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