REGGIO EMILIA – Importante pronunciamento del Tribunale di Reggio sulla procedura concorsuale di Ferrarini. Con un decreto datato 27 luglio e firmato dal presidente Francesco Parisoli, la sezione fallimentare ha tirato le somme dei recenti pronunciamenti della Corte di Cassazione e del Tribunale di Bologna. Ne sono scaturite alcune decisioni di rilievo.
La prima: entro il 30 settembre Ferrarini dovrà integrare la domanda di concordato. Secondo i giudici, infatti, è ormai trascorso troppo tempo dal deposito della proposta che prevede il subentro del gruppo Pini e di Amco, il 31 agosto dell’anno scorso. Servono dunque aggiornamenti sulla situazione patrimoniale ed economica, sui risultati di gestione, sugli impegni assunti dagli investitori e così via.
La seconda novità riguarda la cordata concorrente. Secondo il Tribunale di Reggio la proposta di concordato firmata dal gruppo modenese Bonterre-Grandi Salumifici Italiani, Opas, Intesa e Unicredit è inammissibile, perché è riferita alla prima richiesta di concordato avanzata da Ferrarini, depositata nel 2018, poi ritirata e infine dichiarata improcedibile.
Bonterre e le banche dovranno insomma, se vogliono, presentare una nuova proposta dopo il 30 settembre.
Infine, i giudici Parisoli, Boiardi e Stanzani Maserati hanno deciso di stralciare e restituire al Tribunale di Bologna il ricorso per la dichiarazione dello stato di insolvenza di Ferrarini presentato dalla cordata alternativa a Pini per chiedere che l’azienda di Rivaltella sia sottoposta alla procedura di amministrazione straordinaria. La competenza a decidere spetterebbe infatti al Tribunale di Bologna, in quanto sede della sezione specializzata in materia di imprese.
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