REGGIO EMILIA – Il gruppo modenese Bonterre-Grandi Salumifici Italiani ha depositato nei giorni scorsi in Tribunale a Reggio una nuova proposta di concordato per Ferrarini. La proposta viene definita in gergo “concorrente”, perché si pone in competizione con quella presentata dal gruppo Pini di Sondrio e dalla finanziaria pubblica Amco, proposta sostenuta dalla famiglia Ferrarini. La mossa di Bonterre ha spinto il giudice Francesco Parisoli, della sezione fallimentare, a disporre il rinvio dell’adunanza dei creditori, che avrebbe dovuto svolgersi il 12 maggio. L’adunanza è stata ricalendarizzata per il 20 ottobre.
Bonterre aveva già avanzato in passato una sua proposta, che però l’anno scorso era stata dichiarata inammissibile. Ora ne ha depositata una nuova, che punta a migliorare la percentuale di rimborso dei creditori. La nuova proposta porta la firma di RE New Holding, cordata che vede insieme Bonterre, l’organizzazione di allevatori suinicoli Opas e la società Happy Pig. La compagine nel frattempo ha acquistato i crediti vantati verso Ferrarini da Unicredit, pari a circa 26 milioni di euro.
Il passivo di Ferrarini ammonta a 257 milioni. La proposta Bonterre prevede il rilancio dell’azienda attraverso un aumento di capitale da 36 milioni, sinergie con Gsi e Opas e il trasferimento della produzione da Rivaltella allo stabilimento del gruppo in via Due Canali. Per i creditori viene proposto il pagamento per cassa di 45 milioni entro 12 mesi dall’omologa del concordato e l’assegnazione di strumenti finanziari di partecipazione che danno il diritto a beneficiare di una parte dei flussi di cassa attesi fino al 2027 per altri 46 milioni. La proposta è ora al vaglio del comissario giudiziale Bruno Bartoli. L’ultima parola sull’ammissibilità toccherà al Tribunale.
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