REGGIO EMILIA – La prima sezione civile del Tribunale di Reggio, accogliendo la richiesta di Intesa Sanpaolo, ha revocato l’atto di compravendita con cui, nel novembre del 2020, alcuni membri della famiglia Ferrarini avevano ceduto la proprietà di immobili e terreni a Vezzano. La sentenza di primo grado, firmata dal giudice Daniele Mercadante, è dei giorni scorsi. La vicenda va inquadrata in una battaglia legale a tutto campo che oppone l’istituto di credito torinese ai Ferrarini. Questi ultimi hanno firmato fidejussioni per 49 milioni di euro a favore di Intesa Sanpaolo a fronte di finanziamenti concessi ad alcune società di famiglia, Immobiliare Vendina e Società Agricola Elle. Per queste somme Intesa ha ottenuto dal Tribunale di Reggio due distinti decreti ingiuntivi, rispetto ai quali i Ferrarini hanno presentato appello.
L’operazione finita nel mirino del Tribunale è avvenuta in due tappe. Dapprima, nel luglio 2018, gli immobili sono stati oggetto di donazione a cinque soggetti: il marito di Lisa Ferrarini, i figli di Maria Licia Ferrarini e la madre dei fratelli Ferrarini. Dal punto di vista cronologico, la donazione avviene negli stessi giorni nei quali il consiglio di amministrazione di Ferrarini spa chiede al Tribunale l’ammissione al concordato preventivo. In seguito, nel novembre 2020, i beni sono stati venduti a Stefano Camponovo, consulente fiscale attivo soprattutto in Svizzera e a Montecarlo, consigliere di amministrazione di Ferrarini Suisse e di altre società del gruppo Ferrarini. Una vendita che la Prima sezione civile ha revocato perché gli immobili erano stati posti a garanzia del debito dei Ferrarini verso Intesa. La sentenza, come si è detto, è di primo grado e può quindi essere appellata.
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