REGGIO EMILIA – Il 14 dicembre Villa Corbelli, quartier generale del gruppo Ferrarini e simbolo dell’azienda, andrà all’asta. L’immobile è stato pignorato da Unicredit. L’ordinanza del Tribunale che ha respinto i ricorsi contiene alcune valutazioni sulla compravendita della villa e sulle somme versate dall’azienda alla famiglia Ferrarini.
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Nel contratto con il quale, nel 2012, il gruppo Ferrarini si impegnò ad acquistare Villa Corbelli dalla vedova di Lauro Ferrarini, Lina Botti, manca un rapporto tra il prezzo pattuito e il valore di mercato dell’immobile. A sostenerlo è Camilla Sommariva, giudice dell’Ufficio Esecuzioni immobiliari del Tribunale di Reggio, nella sentenza con cui, nei giorni scorsi, ha respinto tre ricorsi, tra i quali quello presentato dalla stessa vedova Ferrarini, contro la vendita all’asta della villa di Rivaltella.
Il prezzo concordato fu di 40 milioni di euro, quasi 39 dei quali furono poi effettivamente versati. Un prezzo “eccessivo”, scrive il giudice, sottolineando che la stessa Società Agricola Ferrarini, nella proposta di concordato, ha stimato di poter ricavare dalla vendita poco più di 8 milioni. Secondo il giudice, una delle caratteristiche salienti di queste compravendite deve essere “il legame biunivoco tra valore di mercato in un certo momento e valore stimato in quel medesimo momento”. Ma questo legame, si legge nella sentenza, nel caso del contratto per Villa Corbelli non c’è. Il fatto poi, aggiunge il giudice, che nel 2016 “il termine finale per la stipula del contratto definitivo sia stato differito addirittura al 31 dicembre 2025 fa presupporre” che, per coloro che lo stipularono, “non fosse così rilevante il valore di mercato dell’immobile”.
Ma se ciò che contava non era il valore di mercato della villa di Rivaltella, come fu determinato il prezzo che il gruppo Ferrarini ha poi pagato a Lina Botti? E cos’è che importava davvero? Questa domanda esula dalle questioni al centro della sentenza. Il giudice si limita a evidenziare che la corrispondenza tra valore di mercato e prezzo pattuito caratterizza “normali condizioni di mercato tra soggetti non condizionati, privi di legami e pienamente informati”. In questo caso, invece, il contratto è stato stipulato “tra soggetti riconducibili alla medesima sfera di interessi personali ed economici”.
Per completezza, il valore di Villa Corbelli è stato ulteriormente rivisto al ribasso. Il 14 dicembre l’immobile e 380mila metri quadrati di terreni agricoli circostanti andranno all’asta in due lotti con un prezzo base complessivo di 4,78 milioni di euro.
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