REGGIO EMILIA – Al vertice della catena di controllo del gruppo Ferrarini ci sono 6 trust di diritto inglese, la cui gestione è affidata a due società estere.
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Il cuore delle attività lussemburghesi della famiglia Ferrarini si trova in Rue Beaumont, nella Città alta della capitale del Granducato. Qui, in uno studio professionale al civico 17, hanno sede tutte le società anonime della famiglia. Una mezza dozzina di finanziarie, la più importante delle quali è Elle Effe, la holding capogruppo. Ma anche il Lussemburgo, per quanto snodo di massicci finanziamenti incrociati nella galassia Ferrarini, è soltanto un anello della catena. E certamente non l’ultimo. Il capitale di Elle Effe è infatti detenuto da 6 trust di diritto inglese. I trust sono stati istituiti rispettivamente da Luca, Lucio, Lisa, Maria Licia e Lia Ferrarini e dalla madre Lina Botti. Attraverso questi strumenti, i membri della famiglia hanno trasferito una parte del proprio patrimonio, rendendolo non aggredibile, e ne hanno affidato la gestione a due fiduciari (trustees). I fiduciari dei Ferrarini non sono persone fisiche, ma società. La prima è domiciliata anch’essa in Lussemburgo in Rue Beaumont. Il nome – Antani – riecheggia la celebre gag di Tognazzi in ‘Amici miei’. La seconda società a cui è stata affidata la gestione dei trust ha invece sede a Londra e si chiama London Equitable. Gli amministratori sono professionisti residenti per lo più nell’Isola di Man, paradiso fiscale nel Canale della Manica.
Cosa c’è dentro ai trust? Secondo coloro che li gestiscono niente o quasi. Alle domande in questo senso formulate dal commissario giudiziale di Ferrarini Bruno Bartoli, da Londra e dal Lussemburgo hanno risposto per iscritto che i trust custodiscono soltanto “le rispettive partecipazioni nella holding lussemburghese Elle Effe e non hanno mai ricevuto dividendi o finanziamenti dalla società”.
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