REGGIO EMILIA – Se la proposta di Bonterreper Ferrarini risulterà vincente, nessun dipendente dell’azienda reggiana sarà trasferito a Modena. Lo assicura ai microfoni di Tg Reggio il vicepresidente del gruppo modenese, Ivano Chezzi.
“Bonterre – spiega Chezzi – punta sull’ampliamento dello stabilimento reggiano di via Due Canali e su fornitori italiani. All’interno della nostra cordata c’è Opas, che è un’importante cooperativa. Ha un macello a Migliarina di Carpi che macella oltre 1 milione di suini. L’obiettivo della nostra filiera è quello di utilizzare fornitori italiani per fare un prosciutto cotto italiano”.
Il colosso modenese dei salumi e del Parmigiano Reggiano, lo ricordiamo, contende al gruppo Pini di Sondrio il controllo di Ferrarini. La proposta di concordato messa nero su bianco dalla cordata punta sul mantenimento dell’occupazione. La produzione sarebbe concentrata nello stabilimento reggiano di Grandi Salumifici Italiani in via Due Canali, a San Prospero Strinati, dove già lavorano 300 dipendenti. Dunque nessun trasferimento di lavoratori a Modena? “Assolutamente no. Oggi il prosciutto cotto viene prodotto a Reggio Emilia e, come scritto nella nostra proposta, noi siamo in grado di utilizzare tutta la forza lavoro oggi presente a Rivaltella sul territorio reggiano e in particolare nel sito di via Due Canali”.
Il gruppo Bonterre sta per presentare al Comune di Reggio Emilia una richiesta di valutazione preventiva di un’ipotesi di ampliamento dello stabilimento reggiano. Nella partita, Bonterre e gli allevatori di Opas sono alleati con Intesa Sanpaolo e Unicredit, verso i quali Ferrarini è esposta per 50 milioni di euro. Sull’altro fronte c’è l’intesa fra la famiglia Ferrarini, la finanziaria pubblica Amco e il gruppo Pini con base in Valtellina, che ha promesso la realizzazione di un nuovo stabilimento a Reggio Emilia. Una promessa, secondo Chezzi, poco credibile.
“Da quello che so io – ha detto – è una chiacchiera da bar che risale agli anni Novanta. Perché una chiacchiera da bar? Perché non è stata fatta nessuna richiesta, nessuno studio di fattibilità. Non mi risulta che sia stato fatto nessun passo ufficiale verso l’amministrazione per costruire un nuovo stabilimento”.
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