REGGIO EMILIA – E’ sconvolta dalla morte di Cecilia Hazana anche l’avvocato Giovanna Fava, che aveva seguito la giovane mamma nella separazione dal precedente matrimonio.
***
“Per me Cecilia era una che ce l’aveva fatta, una persona istruita, forte, si era data subito da fare per trovare un lavoro, nonostante avesse un bambino piccolo lo aveva trovato come operatrice socio sanitaria, aveva un contratto regolare. Il bambino era stato preso al nido, aveva qui la sua mamma che l’aiutava, una situazione per me positiva”.
Una vita andata in pezzi in una notte di novembre, in un parco della città. L’assassino di Cecilia l’uomo che per due volte aveva denunciato: “Questa relazione per lei era finita, si sentiva a posto, aveva fatto tutto quello che doveva fare, ‘Codice Rosso’ era intervenuto”.
Codice Rosso è la legge approvata nel 2019 che intende rafforzare la tutela delle vittime dei reati di violenza domestica. Secondo l’avvocato Fava, da sempre accanto alle donne vittime di violenze, non mancano le falle nel sistema: “La falsità insita nel messaggio del ‘Codice rosso’ che si dice interviene con urgenza: è vero, ma le conclusioni non sempre sono positive, perché se accanto alla denuncia, se accanto al provvedimento non c’è una forma di protezione, come vedete, non funziona”.
Lei non è stata abbastanza tutelata? “Lei si sentiva sicura, a posto, forse sarebbe stato necessario allertare maggiormente, non credere che perché uno ha fatto un incontro con un centro per uomini maltrattanti improvvisamente sia rinsavito. Qualcuno ci deve dire che quel percorso è stato seguito regolarmente e positivamente”.
Leggi e guarda anche
L’omicidio di via Patti: Genco accusato anche di violenza sessuale
Reggio Emilia omicidio codice rosso Giovanna Fava avvocato Juana Cecilia Hazana LoayzaViolenza sulle donne, una piaga crescente anche a Reggio Emilia. DATI | VIDEO | INIZIATIVE