Da Madrid a Reggio per salutare l’amico di una vita: Ancelotti alla camera ardente di Villiam Vecchi. FOTO

4 agosto 2022 Margherita Grassi

Nel pomeriggio l’allenatore di Reggiolo è arrivato assieme ad una delegazione del Real per rendere omaggio al suo vice in Italia e in Europa dalla metà degli anni ’90 fino al 2016. Un fiume di affetto per la famiglia. Venerdì mattina i funerali

REGGIO EMILIA – Occhi che piangevano e bocche che sorridevano sui visi dei famigliari e dei tantissimi che con la loro visita hanno iniziato il lungo addio a Villiam Vecchi. Il significato di una vita vissuta nel nome di una passione era tutto in quelle due espressioni che sembrano così opposte. E poi c’era un peso che si sentiva bene, che incideva, ed era il peso dell’amicizia. Il peso dell’amicizia, ad esempio, ti fa prendere due aerei nell’arco di cinque ore a pochi giorni dall’inizio del campionato: andata e ritorno Madrid-Reggio per poter rimanere anche solo un quarto d’ora assieme all’amico con cui sei stato inseparabile per quasi 30 anni e che da poco non c’è più. Carlo Ancelotti è arrivato assieme ad una delegazione del Real Madrid: c’erano il suo vice, il figlio Davide, e il direttore dei rapporti istituzionali Emilio Butragueno. Non sapremo mai cos’ha detto a Villiam Vecchi nella camera ardente allestita in via Terezin. Anche quando è uscito è voluto rimanere in silenzio, ma il suo sguardo parlava.

(foto Corrado Bertozzi/Elite per Reggionline)

Dal saluto dell’allenatore più vincente di sempre e del club più titolato, al tifoso granata, alla visita che ha voluto fare la compagna di stanza di ospedale di Vecchi. Dalle corone di fiori della Reggiana e delle Teste Quadre al messaggio di cordoglio fatto arrivare da Arrigo Sacchi. I figli di Villiam, Davide e Micaela, e la moglie Lorena sono stati inondati di affetto.

Carlo Ancelotti (foto Corrado Bertozzi/Elite per Reggionline)

E il culmine saranno i funerali di venerdì mattina a Fellegara. Lo stesso entusiasmo messo per allenare un campione del mondo e un ragazzino agli inizi: è quella l’eredità che lascia Villiam Vecchi, storico portiere del Milan e poi guida di gente come Buffon, Dida e Casillas.

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(Corrado Bertozzi/Elite per Reggionline)