REGGIO EMILIA – “Il sistema delle false fatturazioni trova in Reggio un punto di riferimento nazionale”. Queste le parole del procuratore capo Calogero Paci, che ha guidato squadra mobile e guardia di finanza nell’operazione delle ultime ore: un’indagine nata da una costola di Billions e che ha acceso i riflettori su 87 imprese in tutt’Italia che si sarebbero servite, a fini fiscali, delle false fatturazioni prodotte a Reggio.
***
Tra le 87 imprese, nessuna delle quali con sede nella nostra provincia ma dislocate praticamente su tutto il resto d’Italia, dal Trentino Alto-Adige alla Sicilia, spiccano per notorietà la Birra Forst, la Bompani srl e la Trentina Latte. 87 ditte molte delle quali con importanti fatturati, che operano in tantissimi settori dell’economia e che, secondo gli inquirenti, avrebbero utilizzato a fini fiscali fatture per operazioni inesistenti per 30 milioni di euro prodotte dalle società cartiere reggiane. E 88 sono gli indagati, legali rappresentanti di queste società, cinque dei quali reggiani o residenti nel reggiano.
La presunta organizzazione dedita alla produzione di false fatturazioni attiva nella nostra provincia era emersa a metà 2020 con l’operazione Billions, arrivata a sentenza di primo grado con la condanna di per 61 persone lo scorso dicembre. Da una costola di quell’indagine, che aveva portato alla luce una maxi frode da 240 milioni, è nata l’odierna operazione di squadra mobile e guardia di finanza di Reggio coordinate dalla procura diretta da Calogero Paci, il cui nome è Consequence: “Attraverso questa ulteriore indagine si è arrivati a capire che il sistema delle false fatturazioni trova in Reggio un punto di riferimento nazionale – dichiara proprio il procuratore capo – Qui è molto radicato e finisce per essere un supporto per chi intende operare in modo illegale. A nostro giudizio – continua Paci – deve preoccupare molto anche gli imprenditori e gli operatori bancari sani”.
In queste ore circa 100 uomini e donne delle forze dell’ordine hanno eseguito 34 perquisizioni e sequestri preventivi per un corrispettivo di 11 milioni e mezzo di euro in undici diverse regioni italiane: si ipotizza che le fatturazioni siano state utilizzate nelle dichiarazioni annuali del 2014, 2015 e 2017 ai fini dell’Iva e delle Imposte dirette.
Fatture false: 87 nuovi indagati nel secondo atto dell’inchiesta Billions. VIDEO
Birra Forst: “Estranei ai fatti contestati
Birra Forst si dichiara ‘totalmente estranea ai fatti contestati’ in merito all’inchiesta ‘Consequence’ su una presunta maxifrode fiscale. ‘Questa mattina – afferma all’ANSA il legale avv. Carlo Bertacchi – la mia assistita Margherita Fuchs ha appreso dalla lettura della rassegna stampa, prima ancora che dalla notifica dell’avviso di garanzia da parte delle forze dell’ordine, del coinvolgimento della sua persona, quale presidente del cda di Birra Forst spa in una complessa indagine coordinata dalla procura della Repubblica di Reggio Emilia, indagine coinvolgente decine di imprese sul territorio nazionale e denominata dagli inquirenti ‘Consequence’. Su mandato della mia assistita tengo sin d’ora a precisare che Ella, come anche Birra Forst spa, che già nella prospettazione accusatoria risulta soltanto marginalmente coinvolta nell’inchiesta, si dichiarano totalmente estranee ai fatti contestati’. Birra Forst spa ‘afferma con fermezza di non aver annotato in contabilità alcuna fattura che non fosse corrispondente ad una effettiva fornitura di beni e collaborerà con gli inquirenti per rappresentare la propria totale estraneità, potendo dimostrare di aver operato sempre in maniera corretta e trasparente verso l’erario’, conclude Bertacchi.
Reggio Emilia indagini fatture false Gaetano Calogero Paci operazione Consequence