REGGIO EMILIA – Il consiglio comunale di Reggio ha approvato, con i voti della maggioranza dei 5 stelle, la mozione riguardante l’emergenza farmaci di prima necessità per le persone Trans, scritta a quattro mani dai consiglieri Fabiana Montanari e Dario De Lucia. Con questo documento Sala del Tricolore chiede al Sindaco e alla Giunta di istituire un tavolo di coordinamento con le realtà locali che si occupano della salute coinvolgendo anche Ausl e Farmacie Comunali Riunite con l’obiettivo di creare un punto di accesso sanitario per le persone Trans e di valutare la possibilità di riconoscere loro i farmaci a un prezzo equo. La mozione prevede anche che tali richieste vengano inoltrate alla Regione Emilia Romagna, al comitato Regionale del Farmaco, alle Commissioni salute di Camera e Senato, e al Ministro della Salute Roberto Speranza.
“E’ la prima volta che il consiglio comunale di Reggio si occupa di istanze legate alle persone transessuali. Siamo molto soddisfatti del lavoro di squadra svolto in questi mesi tra amministrazione, associazioni del territorio e consiglio comunale. Abbiamo gettato le basi per aprire un dialogo sulla salute delle persone transessuali che andrà a coinvolgere anche la Regione Emilia Romagna e il governo italiano. Reggio Emilia ancora una volta è in prima fila nella lotta alle diseguaglianze”, spiegano i consiglieri Montanari e De Lucia.

Remilia Pride, 3 giugno 2017: il corteo in piazza Prampolini e da lì in piazza della Vittoria (foto Elite/Reggionline)
La situazione in Emilia Romagna
La nostra è la regione con il maggior numero di accessi ai servizi di persone trans, e ad oggi esiste un solo punto d’accesso per visite endocrinologiche, psicologiche e chirurgiche, a Bologna. Con le restrizioni dovute al Coronavirus, ci sono state enormi difficoltà nel reperire i piani terapeutici per le terapie ormonali (che sono di fatto farmaci salvavita) oltre che a usufruire di visite mediche e servizi sociosanitari.
La posizione di Arcigay
“Offrire un punto di accesso sociosanitario alle persone trans significa aiutare concretamente centinaia di persone non solo nel Reggiano, ma anche nei territori limitrofi – il commento del presidente di Arcigay Reggio Emilia Alberto Nicolini – E’ giusto che servizi di base come questi vengano offerti alle donne e agli uomini trans nella propria città, e ci auguriamo che questo esempio venga seguito anche da altri territori della regione”.