REGGIO EMILIA – “Il Nurofen per bambini non si trova nelle farmacie, parafarmacie e nemmeno online! mache sta succedendo?”: Lo scrive su Facebook una giovane donna reggiana. Non è un allarme isolato. Anzi: post analoghi abbondano in questo periodo sui social e sulle chat dei genitori della scuola. Nurofen, ma non solo, tra i prodotti introvabili o quasi anche ci sono anche il paracetamolo in sciroppo o altri calmanti per la tosse, ma la lista è lunga, e comprende anche diuretici, antidepressivi e perfino antiepilettici.
Il problema esiste, ma è nazionale e non riguarda solo il nostro territorio, chiarisce Giuseppe Delfini, presidente provinciale di Federfarma, l’associazione che rappresenta la maggior parte delle farmacie private: “Il problema c’è ed è esploso di recente anche in concomitanza con l’aumento delle patologie dovute alla stagione e legato anche all’avvio della scuola”.
Una situazione dovuta all’aumento dei costi produttivi connesso alla carenza di materie prime: “I farmaci hanno naturalmente bisogno della confezione, c’è una filiera che si blocca”.
In commercio si possono però trovare farmaci equivalenti, tengono a sottolineare i farmacisti: “Anche se spesso sono gli stessi genitori che li vogliono”.
E ci sono anche farmacie che producono autonomamente alcuni farmaci. Certo tra gli utenti la mancanza di alcuni farmaci suscita preoccupazione e anche reazioni rabbiose nei confronti dei farmacisti, denuncia Federfarma: “Come se la colpa fosse di noi farmacisti che non vogliamo vendere i farmaci”, ribatte laconicamente Delfini.













