BORETTO (Reggio Emilia) – “Ci sono persone che mi dicono che non stanno dormendo la notte e genitori che riferiscono di avere paura a far uscire i propri figli di casa”. E’ una comunità sotto choc quella di Boretto dopo i fatti avvenuti domenica sera nel centro del paese. Domenica prossima il parroco, don Giancarlo Minotta, leggerà in chiesa durante la messa una lettera rivolta ai fedeli e più in generale a tutta la popolazione: un messaggio che verrà diffuso anche su internet e sui social network in cui viene condannata la violenza, senza tentare di nascondere la gravità dei fatti, anche perché – ammette il sacerdote – non è la prima volta che il centro rivierasco è teatro di risse e parapiglia.
Una violenza che questa volta ha invaso anche gli spazi dell’oratorio e che dunque coinvolge ancora di più, anche fisicamente, la parrocchia. Lo stesso sacerdote è impegnato da tempo a diffondere modelli educativi positivi e sollecita la comunità a una profonda riflessione: “Tra i modelli positivi c’è quello di Rosario Livatino, alla cui figura dedicheremo una mostra”, racconta il parroco. Livatino è stato un magistrato italiano simbolo di legalità, ucciso dalla criminalità organizzata nel 1990 ad Agrigento.
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