REGGIO EMILIA – Due colpi praticamente in fotocopia quelli messi a segno nella notte ai danni di sportelli bancomat della nostra provincia.
Il primo a Reggiolo, alla filiale dell’ufficio postale in via Cappelletta. Qui, utilizzando la tecnica della “marmotta”, malviventi hanno fatto esplodere la colonnina prelevando poi la cassa contenente decine di migliaia di euro. Mezz’ora più tardi, con la stessa tecnica, è stata colpita la filiale della Bper in piazza Martiri della Libertà a Casalgrande. In questo caso, tuttavia, il colpo è fallito poiché la cassa è rimasta intatta. Su entrambi gli episodi stanno indagando i carabinieri ed è lecito pensare che ad agire sia stato le stesso commando. Le due esplosioni hanno provocato gravi danni alle strutture esterne e agli interni delle filiali.

Il bancomat assaltato a Casalgrande
Questo genere di tecnica prevede l’utilizzo di un oggetto in metallo con in una estremità un contenitore a forma di cono che può arrivare a contenere fino a mezzo chilo di polvere da sparo. All’estremità opposta si trova invece la miccia, che si aziona dopo aver inserito il manufatto di cui sopra nella fessura precedentemente scavata nel bancomat grazie a un trapano. Si pensa che il termine sia stato adottato perché il rumore che l’ordigno emette poco prima della esplosione ricorderebbe il verso del roditore.
Servizio Tg di Luca Montanari
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